TICHE - Una nuova opportunità di toccare l’arte
L'associazione di promozione sociale TICHE, vincitrice del bando PIN della Regione Puglia, nasce dall'idea degli architetti Onofrio Romagno, Francesco Capobianco e Francesco Errede durante il lockdown del 2020, ed opera con l'obiettivo di rendere accessibile il mondo dell'arte a utenti ciechi e ipovedenti fisiologicamente esclusi non solo dai circuiti museali ma da buona parte del mondo dell’arte.
L'accesso all’esperienza artistica viene garantita dalla possibilità di interazione con l’opera d'arte attraverso sensi alternativi alla semplice vista. Il cambio di canale comunicativo da visivo a tattile viene racchiuso nel concetto di «Traduzione».
Per traduzione, si intende il processo in cui una opera d’arte bidimensionale, pittorica ad esempio, può essere trasformata in una forma tridimensionale che può essere quindi “toccata” e percepita anche da non vedenti.
Nel dettaglio questo processo è riassunto nelle tre fasi di acquisizione, riproduzione e stampa.
L’acquisizione è la fase preliminare dove l’opera originaria viene rilevata fotograficamente o tramite scanner 3D in modo da acquisire digitalmente i tratti salienti che la caratterizzano.
Successivamente l’opera viene rielaborata al computer in 3D attraverso software di modellazione tridimensionale.
"La modellazione può essere geometrica o organica: nel caso dell'opera di De Chirico la modellazione usata è geometrica. In altri casi, con quadri più astratti e dalla prevalenza di volti e forme morbide si è proceduto con una modellazione di tipo NURBS, ovvero organica, che esalta invece le linee curve, come nel caso di Magritte".
"Per i quadri dai colori e dalle forme ben distinte e uniformi abbiamo "modellato i colori" assegnando a ciascun colore una diversa texture tattile, in modo che a ciascuna forma e colore fosse assegnata una particolare percezione che è possibile apprezzare al tatto: questo è il caso di Mondrian e Matisse."
Diverso discorso è stato applicato, invece, ai 4 frammenti archeologici selezionati appartenenti al patrimonio archeologico di Rutigliano. L’operazione ha previsto l'impiego di un laser scanner 3D a luce strutturata in grado di “riscrivere” digitalmente la conformazione dei reperti. Il mezzo di scansione 3D permette, in conclusione, un rivoluzionario accesso all’archeologia: un reperto archeologico potrà essere toccato, ammirato da vicino, conosciuto attraverso il tatto.
Il modello tridimensionale viene importato nel software dedicato della stampante 3D, Ultimaker Cura, che trasforma il modello 3D in un file pronto per essere stampato.
"La stampante 3D utilizzata nel nostro progetto è la Ultimaker 2+ Connect, che ci ha dato la possibilità di procedere con l'estrusione singola, uno strumento semplice e intuitivo che ha consentito di minimizzare i tempi e ottimizzare i risultati grazie alla sua grande affidabilità.
Il processo di acquisizione, rielaborazione e stampa di circa è durato circa 10 settimane e si è concluso a fine maggio 2022 con la stampa di 10 opere artistiche e architettoniche, preparate appositamente per la mostra sensoriale «TRADUZIONE – Arte oltre il visibile», svoltasi il 4 e 5 giugno 2022, presso il Museo Civico Archeologico «G. e P. Didonna» del Comune di Rutigliano (BA) ."
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