Piano Nazionale Scuola Digitale e allestimento dei laboratori STEM
A cinque anni dalla nascita del PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) arriva un’importante occasione per le scuole e quindi per gli studenti italiani.
Con l’avviso pubblico emanato il 13 maggio 2021 ogni istituzione scolastica potrà avere accesso a 16.000 euro da investire nella realizzazione di spazi laboratoriali e in strumenti digitali per l’apprendimento delle STEM. Tenendo conto che le risorse complessive sono di 51,7 milioni di euro, sarà possibile finanziare oltre 3200 scuole.
La pandemia ha messo ancor più in evidenza l’urgenza di sviluppare competenze digitali in modo integrato, consolidando quelle abilità utili a rendere le nuove generazioni capaci di vivere in un mondo in continua evoluzione. L’introduzione delle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) o STEAM (con l’aggiunta di Arte nell’acronimo) non riguarda solo l’approfondimento delle discipline scientifiche, bensì è una filosofia dell’educazione che abbraccia abilità e materie di insegnamento in un modo che assomiglia alla vita reale.
L’educazione STEM o STEAM, infatti, mira ad un insegnamento interdisciplinare, con lezioni a tutto tondo, basate su progetti e indagini, in linea con il modo in cui si lavora e si risolvono i problemi della vita quotidiana. Il focus si sposta, quindi, sullo sviluppo delle competenze in maniera trasversale e sugli stimoli per un approccio più critico e sperimentale, ma soprattutto applicato, allo studio delle materie.
Da un po’ di anni si discute sulla necessità di una nuova scuola, e l’educazione STEM coglie esattamente le 4C individuate come chiave nell’istruzione del 21° secolo: creatività, collaborazione, pensiero critico e comunicazione.
Oggi, l’accesso a diversi finanziamenti garantirà ai vari istituti scolastici anche le risorse necessarie ad avviare quel processo di trasformazione verso la scuola del 21° secolo.
L’utilizzo della stampa 3D nelle discipline STEAM porta diversi benefici dimostrati e diffusi in tutto il sistema educativo, favorendo nuove possibilità di apprendimento, con un coinvolgimento attivo in ambienti di studio innovativi e creativi, nonché l’acquisizione di conoscenze sulle nuove tecnologie, indispensabile nella formazione dello studente.
La stampa 3D sposa perfettamente il concetto del “learning by doing”: disegnare e realizzare oggetti 3D non solo aiuta i ragazzi e le ragazze a stimolare la propria creatività ma sviluppa anche la capacità di risolvere problemi reali, imparando dagli errori commessi. Quindi pensare, progettare e stampare fisicamente ciò che si è elaborato permette di sperimentare e allenare la mente anche a rimediare agli errori, un’abilità necessaria per il loro futuro lavorativo.
Dal 2013 Crea3D affianca istituti scolastici e università fornendo consulenza e tutto il supporto necessario per l’acquisto di materiali e tecnologie 3D.
La disponibilità di una vasta gamma di prodotti assicura la presenza di modelli professionali, che allo stesso tempo si prestano all’uso didattico.
Principali caratteristiche
- affidabilità - camera di stampa totalmente chiusa
- sicurezza - filtro HEPA, che protegge l’ambiente di lavoro da particelle che possono essere dannose rendendo l’aria più salubre
- ampio volume di stampa - maggiore libertà nella realizzazione dei progetti
- doppio estrusore o tecnologia IDEX (doppio estrusore indipendente) - stampe multiple in una vola volta
- setup veloce - elevata e semplice operatività della macchina
- display digitale - controllo intuitivo delle operazioni
- facile manutenzione
Grazie all’utilizzo della stampa 3D nel settore didattico, le teorie complesse possono essere semplificate e questo può cambiare anche la metodologia di approccio da parte dei docenti all’insegnamento delle materie.
Protagonisti, quindi, sono gli studenti ma anche gli insegnanti.
Per questo Crea3D offre corsi di formazione e supporto per meglio preparare i docenti all’insegnamento delle tecnologie 3D ai propri studenti o ai propri colleghi, se rivestono il ruolo di Animatore Digitale.
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